Pensieri in Libertà (finchè è possibile)
A mio avviso, un atteggiamento mafioso si riscontra dove la falsità, l’arroganza e il clima di minaccia altera la comprensione della realtà. Esempi? Ne possiamo trovare diversi anche nella vita politica del nostro Paese. Tuttavia comincerei da un aneddoto un pò vecchio, che ha come protagonista una rete della RAI
Mesi fa, prima della partenza dei nostri soldati dall’Iraq, un reportage di Rai3 mostrava con interviste a semplici cittadini di Nassirya, che i soldati italiani non erano ben accetti nel Paese, in quanto parte attiva delle forze di “occupazione”.
Il servizio mirava a convincere gli italiani che l’abbandonare il Paese in tutta fretta era dettato dalla necessità di salvaguardare la sicurezza dei nostri soldati, non amati dalla maggior parte della popolazione irachena.
Al tempo rimasi sconcertato dal fatto che nessuno mosse un’obiezione su come vennero registrate quelle interviste: in effetti, la gran parte dell’inchiesta si svolgeva per le strade della città e tra le bancarelle affollate del mercato.
Gli intervistati, filmati a viso scoperto, magari insieme ai loro figli, rispondevano alle domande del giornalista sotto lo sguardo di decine di altri concittadini.
Vi sentireste in grado di affermare che quei poveri cristi furono convinti a parlare contro il nostro contingente perché davvero odiato e non per il timore di incrociare lo sguardo ostile di qualche affiliato di Al-Queda?
Stranamente Rai3, così competente nelle indagini sulla mafia di casa e Cosa nostra, parve ignorare che sarebbe stato opportuno "prendere con le molle" le dichiarazioni di persone che vivono in aree dove la minaccia, la violenza ed il sopruso fanno parte della vita quotidiana.
Nel caso che ancora oggi vi fosse qualche dubbio riguardo alla condizione degli iracheni nelle città del loro Paese, inviterei a leggere una vecchia intervista ad un membro della cosiddetta resistenza irachena su un sito altrettanto demenziale (Iraq Libero). Propongo il passo seguente:
Cronista Sinistro - Lei dice che la resistenza attacca solo basi nemiche e collaborazionisti iracheni, l'altro giorno due donne che lavoravano come interpreti nella "Green Zone" sono state uccise a colpi di pistola su Saddoun Street e abbandonate sull'asfalto con il "pass" americano bene in vista sul petto. Siete stati voi?
Resistente Demente «E' molto probabile, un nucleo autonomo di resistenza deve aver accertato le loro responsabilità».
CS - La responsabilità di lavorare per vivere?
RD - «Quando viene segnalato il caso di un iracheno che lavora per le truppe straniere o fa la spia prima la resistenza indaga per sapere se l'accusa è vera, e se è vera decide l'esecuzione. Anche di donne, se le colpe sono gravi, il mio nucleo ha eliminato una che procurava ragazze ai soldati americani».
CS - E chi pronuncia la condanna, avete magari un tribunale clandestino?
RD - «No, la responsabilità spetta al comandante di ciascun nucleo, ma se non è sicuro delle accuse questi può convocare il sospettato facendogli giungere una lettera a casa...».
CS - Un gruppo clandestino che spedisce lettere?
RD - «Si, solo a Baghdad ne abbiamo recapitate a migliaia avvertendo ogni volta le singole persone che sul loro conto circolavano queste accuse e potevano presentarsi per tentare una discolpa».
CS - Presentarsi dove, da chi?
RD - «Ogni quartiere ha i suoi referenti, non tema, a Bahghdad ci conoscono tutti...poi è accaduto diverse volte che i sospettati ci abbiano convinti della loro innocenza e siano tornati a casa, anch'essi dopo aver giurato sul Corano».
Logicamente “vivere” sotto la continua minaccia di essere giudicato “amico” degli stranieri permette di rispondere serenamente alle interviste, vero Rai3?
Come detto all’inizio, il clima d’arroganza, minaccia e violenza, o meglio, l’atteggiamento mafioso è ormai comune anche nel nostro "tollerante" Paese.
I sinistri non accettano che una buona fetta degli italiani possa esprimere idee non conformi alle loro. Pertanto, cercano di reprimerle con i mezzi peculiari alla loro parte politica. Li elencheremo cominciando dai metodi "pacifici", fino ad arrivare alle vere e proprie intimidazioni.
1) – Il disprezzo. Gli avversari sono palesemente sottostimati, i loro discorsi vengono accolti con aria di sufficienza e derisione. L’unica verità è quella di sinistra, quelli che non la pensano così semplicemente non capiscono e non contano nulla. L’OrmaiRiconosciutoInetto D’Alema ne è un precursore. Ho trovato un caso simile anche nel Blog di un famoso giornalista RAI, dove una simpatica ragazza italo-israeliana, per mesi è stata schernita per le idee in cui credeva ed ingiuriata per la politica del suo governo.
2) - L’informazione controllata. In Italia l’informazione è quasi completamente asservita alla Sinistra che la utilizza per far passare i suoi messaggi, cercando di condizionare l’opinione pubblica. Ciò avviene non soltanto tramite le televisioni, ma anche e soprattutto attraverso la gran maggioranza dei quotidiani locali gestiti da un unico editore (L’Espresso di De Benedetti).
3) - L’uso politico della magistratura. Il caso Berlusconi ne è un valido esempio: ancora oggi la gente che crede nella giustizia si chiede perché Prodi e De Benedetti non siano stati indagati per la fallita svendita della SME. Non dimentichiamoci di Scaramella, che dopo essere stato screditato dalla stampa, è stato imprigionato con delle accuse così illogiche, che in un Paese civile e democratico, sarebbero cadute la sera stessa.
4) Stravolgimento della Realtà. I sinistri sono maestri nel ripetere ossessivamente delle falsità, con l’intento di farle passare per vere, anche se loro stessi non ne sono convinti. In questo modo si creano pure dei falsi miti. Insomma, mentire, mentire sempre: qualcosa resterà. Esempi? A bizzeffe! Cominciando dai miti, potremmo nominare: Cuba, il felice Paese della libertà e della lotta contro l’oppressione; gli Americani, da sempre imperialisti e torturatori; gli Israeliani persecutori; Hezbollah, e Hamas, i nuovi resistenti; gli italiani che non sopportano la barbarie degli immigrati musulmani, i nuovi razzisti, ecc. ecc. Proseguendo, potremmo citare i discorsi proferiti da elementi non graditi alla Sinistra e così deformati e stravolti nel senso, da attirare la riprovazione e l’odio della base rossa più violenta e antidemocratica. Alcuni esempi passati: D’Antona e Biagi. E sappiamo come finì. Ora l’accanimento è rivolto contro la Chiesa, contro Berlusconi (Ok, da sempre) e contro quei personaggi della Sinistra che si preoccupano della protezione e della sicurezza dei cittadini (Sergio Cofferati)
5) - Ribadisco che minacce, violenze, intimidazioni, sono peculiari ad una parte della Sinistra. Occorre impedire che l’avversario possa continuare a manifestare le sue idee, se i metodi elencati in precedenza non servono allo scopo, si passa alle minacce vere e proprie. Mi riferisco al proiettile inviato a monsignor Bagnasco; alle minacce al sindaco di Bologna; all’assalto del banco pro-referendum allestito da Mario Segni, cui sono stati sottratti dei documenti con alcune centinaia di firme di liberi cittadini; alle distruzioni e vandalismi di banche, uffici di lavoro interinale, locali Mac Donalds ecc. ecc.
Oltre questo punto si arriva a gambizzare l’avversario politico, o ad ucciderlo. Insomma, si giunge al TERRORISMO, passo obbligato e degna espressione delle velleità nazi-comuniste di una parte della Sinistra italiana.
Tutto ciò è preoccupante, perchè questa fetta avariata della Sinistra, ritiene di avere il consenso del resto dei loro compagni sparsi nei partiti della Rifondazione Comunista, dei Verdi, dei Comunisti Italiani e nei sindacati.
Avranno ragione?
1 comment:
E' il motivo per cui detesto chi crede di avere la verità in tasca. Loro hanno ragione, loro e basta. E se tu la pensi diversamente sei automaticamente uno "sporco-fascista" (avvicinati ad uno dei centri sociali e vediamo chi sa più di sporco, ndE).
Ho perso molti amici perchè mi sono rifiutata di avere le loro stesse idee politiche. Davvero... hanno una capacità diabolica di annullare anni di amicizia come nulla fosse nel momento in cui tu ti riveli meno rosso di quanto non si aspettassero da te. Puzza di regime, di lavaggio-del-cervello.
Riguardo a Rai3, non mi stupisce. In fondo, non è un caso se la chiamano ReteKabul... Secondo me quei giornalisti non hanno commesso una leggerezza, dimenticandosi che i loro intervistati erano costretti a mentire vista la situazione... no: l'hanno fatto deliberatamente perchè volevano QUELLE risposte e nient'altro.
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