Friday, June 05, 2009

Obama as ALICE IN WORDERLAND


Diciamolo, a Fosca non è piaciuto proprio il discorso dell'anticr... cioè di Obama al Cairo, perché sembra soltanto il prodotto di un leccaculismo estremo, tipico di un adoratore dell'Islam. A Barrack Hussein è stato probabilmente dettato in sogno dai suoi avi maomettani, comunque di certo non sembra scritto da chi dovrebbe guidare l'America, cioè l'Occidente .
Fosca si permette di commentare qualche passaggio .


"We meet at a time of tension between the United States and Muslims around the world – tension rooted in historical forces that go beyond any current policy debate. The relationship between Islam and the West includes centuries of co-existence and cooperation, but also conflict and religious wars. More recently, tension has been fed by colonialism that denied rights and opportunities to many Muslims...."

Ecco che puntualmente ritorna il colonialismo dei cattivissimi uomini bianchi e cristiani. Sfortunatamente Barack Hussein nulla dice a riguardo del colonialismo dell'impero ottomano, che fu certamente più esteso nel tempo e nello spazio di quello europeo.


The attacks of September 11th, 2001 and the continued efforts of these extremists to engage in violence against civilians has led some in my country to view Islam as inevitably hostile not only to America and Western countries, but also to human rights.

Diavolo, erano indispensabili gli attacchi del 2001 per rendersi conto che islam e diritti umani non vanno d'accordo? A questo proposito, già che siamo in argomento, vorrei ricordare che nella Carta Araba dei Diritti Umani (versione ratificata nel 2008) il Sionismo è posto allo stesso piano del razzismo e "deve essere eliminato", ciò non mi va proprio a genio anche perché credo di essere un sincero estimatore del sionismo, mentre sicuramente non sono un razzista.
Per quanto riguarda l'eguaglianza tra i sessi la Carta spiega: “L'uomo e la donna sono uguali sul piano della dignità umana, dei diritti e dei doveri nel quadro della discriminazione positiva istituita a profitto della donna dalla Sharia islamica e le altre leggi divine e le legislazioni e gli strumenti internazionali”
Mah, chissà cosa avranno voluto dire...


Vi sono altre belle perle all'interno della Carta Araba dei Diritti Umani, è un peccato non leggerla. Ma attenzione, quella che trovate comunemente sul web in italiano è la versione priva di capoversi. La versione originale è questa.


...and one based upon the truth that America and Islam are not exclusive, and need not be in competition. Instead, they overlap, and share common principles – principles of justice and progress; tolerance and the dignity of all human beings.

Rasentiamo il ridicolo. Qui Barack Hussein si è superato. Non intendo commentare oltre.


There must be a sustained effort to listen to each other; to learn from each other; to respect one another; and to seek common ground.

L'Islam che ascolta l'Occidente? E noi cosa potremmo imparare dagli islamici? Come si trattano le donne? Come si amministra la giustizia? Ma va, va...


As a student of history, I also know civilization's debt to Islam. (...)paving the way for Europe's Renaissance and Enlightenment. It was innovation in Muslim communities that developed the order of algebra; our magnetic compass and tools of navigation; our mastery of pens and printing; our understanding of how disease spreads and how it can be healed.

Questa è bella. Forse per fare una bella impressione Barack Hussein si è messo a studiare la storia su dei Bignami islamici? Affermare che i musulmani hanno spianato la strada al Rinascimento e udite udite all'Illuminismo, mi pare una madornale bestemmia. Poi ammettiamo pure che i musulmani ci abbiano trasmesso l'algebra che a parte il nome arabo, è un insieme di studi matematici indiani elaborati durante il VII e l'VIII secolo, o la bussola, che inventata dai cinesi nel 2000 ac, ci giunse attraverso i musulmani e in Occidente fu perfezionata (si dice per merito dei navigatori amalfitani). Per quanto riguarda la medicina, certamente i musulmani non furono degli innovatori ma si limitarono a tradurre e a mettere in pratica antichi testi greci (Galeno& Co). Così come tradussero, forse senza comprenderli a fondo, gli studi filosofici di Platone, Talete ecc. ecc. Diavolo ebbero anche loro alcuni (pochi) filosofi, tra i quali il sommo Averroè che venne perseguitato perchè nel suo trattato "L'Incoerenza dell'Incoerenza" (Destructio Destructionis) sosteneva che la verità poteva essere raggiunta anche attraverso la filosofia, non soltanto attraverso l'Islam. E difatti Averroè sembra proprio l'ultimo brillante faro musulmano, prima di secoli di oscurantismo
Ma i musulmani non hanno avuto un Boccaccio, un Dante Alighieri, un Leonardo da Vinci, un Newton, un Locke, un Diderot, un Voltaire, un Kant, un Nietzsche, un Hegel, un Balzac, un Goguin, un Baudelaire, un Kafka ecc. ecc. ecc.
Ok, mi pare di fare il verso a Oriana Fallaci che scrisse queste stesse cose (ovviamente 'ssai meglio) nel suo "La Rabbia e l'Orgoglio". Ma la verità è questa, e non ce n'è un'altra.
Con ciò non si intende affermare che le popolazioni musulmane "so'de coccio", ma soltanto che non hanno avuto la possibilità/libertà di evolversi. Al centro di tutto l'Islam ha Dio e Dio non si può discutere. La nostra civiltà, anche grazie alle solide radici nella cultura dell'antica Grecia, pone al centro del cosmo l'uomo. E la differenza è palpabile.
Sebbene per secoli la Chiesa abbia scomunicato, processato, massacrato, non è riuscita ad arrestare quel processo rivoluzionario che è nei geni dell'uomo occidentale e che ha reso l'Occidente moderno, cioè quello che è oggi: la patria delle libertà e dell'individuo che sceglie autonomamente come condurre la propria esistenza.

Eppoi ve lo immaginate un Secolo dei Lumi islamico*? Ma andiamo!



...And throughout history, Islam has demonstrated through words and deeds the possibilities of religious tolerance and racial equality.

Mi chiedo se sia utile commentare questa "chicca" dell'aspirante maomettano della Casa Bianca
.


...Much has been made of the fact that an African-American with the name Barack Hussein Obama could be elected President.

Ma daì?



....That is why the U.S. government has gone to court to protect the right of women and girls to wear the hijab, and to punish those who would deny it.

E il diritto delle donne di essere uguali all'uomo, senza "discriminazioni positive"???



The Holy Koran teaches that whoever kills an innocent, it is as if he has killed all mankind; and whoever saves a person, it is as if he has saved all mankind. (...)


Si dice che l'unica attività congeniale all'Islam sia l'arte della guerra. Chi ha visto combattere dei mujaideen, magari in Bosnia, potrebbe obiettare che quella gente è imbibita di coraggio/incoscienza/fanatismo, ma condurre una battaglia è altra cosa. Tuttavia è indubbio che da 1430 anni, da Maometto in poi, l'Islam è stato in guerra senza soluzione di continuità. Ora il Barack ci viene a raccontare i buoni, pacifici precetti etici del corano.
Ma va là.

Barack non si chiede se l'Islam consideri innocenti gli infedeli, gli ebrei, gli omosessuali, le adultere, gli apostati?



Islam is not part of the problem in combating violent extremism – it is an important part of promoting peace.


Invece Fosca, che è un malvagio, un sadico e (Dio lo salvi) un "political incorrect", crede che sia l'Islam parte del problema dell'estremismo violento.



On the other hand, it is also undeniable that the Palestinian people – Muslims and Christians – have suffered in pursuit of a homeland. For more than sixty years they have endured the pain of dislocation. Many wait in refugee camps in the West Bank, Gaza, and neighboring lands for a life of peace and security that they have never been able to lead. They endure the daily humiliations – large and small – that come with occupation. So let there be no doubt: the situation for the Palestinian people is intolerable.


Parliamo di Medio Oriente?
Nessun accenno al fatto che prima della guerra del 1948 gli stati islamici convinsero gli arabi palestinesi a lasciare le loro terre per annientare in sicurezza l'entità ebraica; nessun accenno alla guerra senza regole condotta dai leader palestinesi, dal gran nazista Amin Al Husseini al suo parente Arafat, contro lo stato ebraico; nessun accenno alle violenze, ai massacri, ai pogrom subiti dagli ebrei nei territori arabi; nessun accenno al fatto che la popolazione di Gaza è ostaggio di una banda di terroristi.



Palestinians must abandon violence. Resistance through violence and killing is wrong and does not succeed. For centuries, black people in America suffered the lash of the whip as slaves and the humiliation of segregation. But it was not violence that won full and equal rights. It was a peaceful and determined insistence upon the ideals at the center of America's founding. This same story can be told by people from South Africa to South Asia; from Eastern Europe to Indonesia.

Questo è un passaggio chiave. Quest'uomo è così in adorazione di ciò che non è l'Occidente, che mette sullo stesso piano gli schiavi neri e i palestinesi. Dunque avvalora l'ipotesi dello stato ebraico usurpatore e malvagio, a cui si deve rispondere con la non-violenza. I terroristi palestinesi dovrebbero trasformarsi in tanti novelli Gandhi e l'oscuro impero israeliano imploderebbe. Questa volta lo scrivo: Barack, vaffanculo!



Hamas must put an end to violence, recognize past agreements, and recognize Israel's right to exist.

Ah bè, certo se adesso l'ha detto Barack Hussein, allora siamo in una botte di ferro.



Israel must also live up to its obligations to ensure that Palestinians can live, and work, and develop their society. And just as it devastates Palestinian families, the continuing humanitarian crisis in Gaza does not serve Israel's security; neither does the continuing lack of opportunity in the West Bank. Progress in the daily lives of the Palestinian people must be part of a road to peace, and Israel must take concrete steps to enable such progress.


L'aspirante musulmano, che ha buone speranze di diventare imam ad honorem, dimentica che ad esempio il Muro di separazione costruito da Israele in Cisgiordania è antieconomico perchè limita il passaggio dei lavoranti palestinesi dunque è un danno sia per i palestinesi onesti che vorrebbero guadagnare qualcosa in Israele, sia per lo stato ebraico a cui viene a mancare la forza lavoro indispensabile per aumentare la sua ricchezza. Ma che ci dobbiamo fa'? Purtroppo il Muro è necessario, in quanto ha praticamente azzerato gli attacchi dei terroristi. Altro esempio: il territorio di Gaza, abbandonato dall'ormai rimbambito Sharon nel 2005, è ora in" crisi umanitaria", perché governato da un manipolo di sadici fondamentalisti, ma loro non sono "in crisi", poiché c'è sempre qualche stato islamico, o occidentale, che provvede a finanziarli. Dunque Barack Hussein dovrebbe rendersi conto che Israele potrebbe contribuire allo sviluppo della società palestinese solamente annientando quei gruppi che hanno vantaggio nel mantenere arretrato e povero il proprio popolo.



The fourth issue that I will address is democracy. I know there has been controversy about the promotion of democracy in recent years and much of this controversy is connected to the war in Iraq. So let me be clear: no system of government can or should be imposed upon one nation by any other.

Ecco qui devo dargli ragione. In effetti l'unica pecca di Bush è stata quella sua malsana
idea di "esportare la democrazia". Come si può soltanto parlare di democrazia a chi non la può intendere? Gli afghani ad esempio intendono le bombe, cioè comprendono benissimo il perché li abbiamo bombardati. Ma se se noi dichiariamo che con le bombe portiamo anche la democrazia e allora apriti cielo! E' come prenderli per il culo.


The fifth issue that we must address together is religious freedom. Islam has a proud tradition of tolerance. We see it in the history of Andalusia and Cordoba during the Inquisition. I saw it firsthand as a child in Indonesia, where devout Christians worshiped freely in an overwhelmingly Muslim country. That is the spirit we need today.

Se non fosse tragico, Fosca si sbellicherebbe dalle risate. Ma da quando era bambino a oggi Obama dov'è vissuto, a Paperopoli? Dai tempi dell'Andalusia sono passati dei secoli. Nessuno lo ha informato che oggi nei paesi islamici, perfino in quelli moderati come l'
Algeria vi sono continue persecuzioni di cristiani, di convertiti al cristianesimo, di apostati e di "eretici" (ad esempio i bahà'i dell' Iran)? E i quasi 14.000 morti tra musulmani e cristiani in Indonesia, lui che c'è stato da piccolo, dove li mette?
Ma dove l'hanno preso questo presidente, alla Upim?


Likewise, it is important for Western countries to avoid impeding Muslim citizens from practicing religion as they see fit – for instance, by dictating what clothes a Muslim woman should wear. We cannot disguise hostility towards any religion behind the pretence of liberalism.

Posso scrivere che questo adoratore di Maometto mi sta sinceramente sulle palle???



The sixth issue that I want to address is women's rights
. I know there is debate about this issue. I reject the view of some in the West that a woman who chooses to cover her hair is somehow less equal, (...) Now let me be clear: issues of women's equality are by no means simply an issue for Islam. In Turkey, Pakistan, Bangladesh and Indonesia, we have seen Muslim-majority countries elect a woman to lead.

Ma gran figlio di Allah a che serve parlare dei diritti delle donne se tu sei convinto che la questione dell'eguaglianza dei sessi non riguardi per nessun motivo l'Islam?



Meanwhile, the struggle for women's equality continues in many aspects of American life, and in countries around the world.

Ah ho capito. Per te non riguarda l'Islam, ma è un problema dell'Occidente. Che dire, complimentoni!



In ancient times and in our times, Muslim communities have been at the forefront of innovation and education.

Non se ne esce.


All of us share this world for but a brief moment in time. The question is whether we spend that time focused on what pushes us apart, or whether we commit ourselves to an effort – a sustained effort – to find common ground, to focus on the future we seek for our children, and to respect the dignity of all human beings.


Povera stella, qua non mi sento di strapazzarlo in fondo dice cose giuste, scontate ma giuste.


It is easier to start wars than to end them. It is easier to blame others than to look inward; to see what is different about someone than to find the things we share. But we should choose the right path, not just the easy path. There is also one rule that lies at the heart of every religion – that we do unto others as we would have them do unto us. This truth transcends nations and peoples – a belief that isn't new; that isn't black or white or brown; that isn't Christian, or Muslim or Jew. It's a belief that pulsed in the cradle of civilization, and that still beats in the heart of billions. It's a faith in other people, and it's what brought me here today.


Anche queste sono parole scontate ma sagge. Il fatto è che l'interlocutore a cui Obama si rivolge difficilmente arriverà a comprenderle.

Alice nel Paese delle Meraviglie è un fantastico racconto, Obama, innamorato dell'Islam, non è Alice, ma per molti versi gli assomiglia. La realtà è diversa. Viviamo in un mondo differente da quello in parte descritto nello "storico" discorso de Il Cairo e spero per il bene del mondo che il Presidente del Paese che una volta era la guida dell'Occidente se ne renda conto. Prima che sia troppo tardi.

* L'Islam dei Lumi proposto da T.Ramadan

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