Saturday, February 11, 2012

Christmas in Eurabia - Latma TV

Si può sdrammatizzare sul funesto destino dell'Europa? Certo, Latma , con un umorismo tipicamente ebraico, accompagna gli europei nella loro folle corsa verso il baratro dell'islamizzazione. Ma è certo che la storia non si fermerà lì. Anzi, se veloce sarà la discesa, repentina sarà la risalita. 
E dolorosa per l'Islam. 
In fondo io sono un inguaribile ottimista.

Note. Ok, Natale è passato. Ma dove mi trovo nevica molto...e l'atmosfera è rimasta

Thursday, January 26, 2012

La Croazia nella UE.

Con il Referendum di domenica scorsa la Croazia è ufficialmente nella UE. Il 66% dei croati ha deciso che  questo Paese entrerà in Europa nel luglio del prossimo anno.  Il mio sondaggio su facebook ha dato risultati esattamente opposti: meno del  30%  dei miei amici croati sono euro-entusiasti.
Comunque i giochi sono fatti, anche se è triste ricordare che la condizione per entrare nella UE la dettò il Parlamento europeo nel 2005 esercitando una formidabile pressione sul governo affinché contribuisse all'arresto del Generale Ante Gotovina e nel contempo si adoperasse per mutare il giudizio del popolo  croato  verso colui che era considerato ormai da 10 anni come un eroe e un mito.
Sappiamo come andò a finire: due anni dopo il Generale fu arrestato  e tradotto al Tribunale dell'Aja come un Milošević qualunque.
Nell'aprile dello scorso anno è stato condannato a 24 anni di prigione per i fatti inerenti  l'operazione Oluja dell'agosto del 1995 che portò alla riconquista delle Kraijne e all'allontanamento di migliaia di serbi da quelle regioni (nonché al ritorno nelle loro case dei superstiti croati cacciati dai serbi nel 1991). 
L'operazione Tempesta fu eccellentemente condotta dal Generale e  fortemente voluta dal presidente croato Tuđman che si avvalse anche dell'aiuto americano. Si attese la morte di Tuđman per  trasformare l'eroe di guerra croato Ante Gotovina nel criminale di guerra dell'Aja.

La Croazia è nella UE, il Generale è all'Aja, ma oggi il sentimento di affetto dei croati per il comandante dell'Operazione Tempesta non è certo diminuito, anzi si è rafforzato, ne sono testimonianza il florilegio di siti web e di manifestazioni pro-Generale di questi ultimi anni. 
Gotovina  rimane un eroe per tutti i croati e il giorno della presa di Knin, è Festa Nazionale.

Io non credo nell'Europa, ma ho fiducia che  l'ingresso nell'Unione della Croazia,  ed in futuro della Serbia, sarà un bene per l'occidente. Il primo vantaggio sarà l'allontanamento di  questi due stati dall'area di influenza russa; il secondo beneficio lo trarremo  dal carattere orgoglioso e nazionalista di questi due popoli, che è unito ad un forte sentimento  cristiano e "anti multietnico" (serbi e croati hanno ben compreso che è il fallimento il destino di una società composta da popoli con diversa estrazione culturale e diversa religione*). 

* A mio avviso una società multietnica può sopravvivere per un periodo di tempo relativamente lungo a patto che  una etnia più forte e motivata riesca a dominare sulle altre. Ciò credo stia avvenendo in Europa, dove i musulmani  presenti in un piccolo numero (per ora) riescono ad imporsi sulla maggioranza cristiana. E' chiaro che ciò  porterà nel futuro dell'Europa ribellioni, terrorismo  contro gli islamici e contro i sostenitori del multiculturalismo  e infine guerre civili.

Alcune precisazioni su Oluja. Fuori da ogni ipocrisia,  è chiaro che l'operazione Tempesta è stata un'azione di pulizia etnica. Era questo l'obbiettivo di Tuđman: annientare  le postazioni militari serbe e cacciare definitivamente i soldati superstiti dalla Croazia; la popolazione civile serba li avrebbe seguiti  per non restare senza difese nelle città ormai riconquistate dai croati. Ma a questo si è arrivati dopo anni di  pulizia etnica serba cominciata in Croazia a Vukovar nel 1991  e conclusa in Bosnia, a Srebrenica, nel luglio del 1995.

Tuesday, January 24, 2012

Personale ma non troppo - 2

Et me voilà, dopo tanti mesi di assenza dal Blue-blog eccomi di nuovo a postare ciò che (per fortuna) pochi (buoni e cattivi) leggeranno. Però devo riprendere un pò di pratica con Blogger che si è rinnovato, ma continua a pubblicarmi i post che salvo nelle bozze (ok, la colpa è sempre mia).
Diciamo che è passato un lungo periodo di tempo senza che scrivessi nulla perchè ero ... in altre faccende affaccendato, ma anche perchè mi trovavo in zone non completamente coperte dalla rete. Comunque il novembre scorso sono tornato nuovamente nei Balcani giusto in tempo per partecipare ancora una volta alla manifestazione di Vukovar (20 anni dallo stupro della città) e giusto in tempo per assistere (da lontano) al repentino disfacimento della democrazia in Italia e all'avvento, sempre nel mio sfigatissimo Paese, della "Repubblica dei Professori" (che ricorda tanto il comunismo platonico).
A farla breve,  ha finalmente preso corpo in Italia quella sorta di dittatura "soft", inseguita per anni da una parte della sinistra alleata ai "poteri forti" e ad una sezione fortemente politicizzata della magistratura. Evviva!
Ma ciò è potuto accadere soltanto grazie alla stupidità dei moltissimi e alla scaltrezza di alcuni  (il presidente comunista Napolitano, ad esempio).
Ma torniamo a noi, passato il Natale ho chiesto ad un paio di amici che vivono qui (ma come Fosca, non sono propriamente balcanici) di accompagnarmi per trascorrere alcuni giorni di vacanza in Italia. Devo ammettere che non c'è voluto molto a convincerli: erano assai più entusiasti di me all'idea di conoscere anche soltanto una piccola parte del Bel Paese.
Nella mia regione, oltre a visitare alcune località interessanti dal punto di vista storico e paesaggistico, i miei compagni di viaggio hanno avuto modo di apprezzare la passione dei friulani per le "frasche", dove viene servito cibo semplice e vino ottimo (a volte superbo, come lo "Schioppettino" di Albana). Per non farci mancare nulla, c'è anche scappata una bella gita a Venezia e nell'occasione, dopo aver apprezzato le bellezze della città, ci siamo chiesti dove *azzo fossero finiti i veneziani doc, difatti moltissime bancarelle di souvenirs sono gestite da extracomunitari provenienti dal Bangladesh, dal Pakistan e da chissà quali altre disgraziate nazioni.

Durante il viaggio di ritorno verso i Balcani, per ingannare il tempo (e farci del male) abbiamo chiacchierato sull'attuale misera condizione dell'Italia.
Molte sono le domande che mi hanno e ci siamo fatti; ad esempio quando abbiamo riempito il serbatoio dell'auto in Slovenia, dove il carburante costa 1,27 eurini, ci è venuto naturale chiederci se l'Italia fosse attualmente governata da un manipolo di matti o magari di sabotatori al soldo della Merkel. Perché è certo che se se si è così duramente operato affinché l'Italia venisse guidata da un governo fantoccio,  almeno all'inizio occorrerebbe giustificare il golpe in atto aiutando l'economia a decollare, ma ciò non può avvenire se le si tarpano subito le ali aumentando il carburante ad Un-Euro-e-Ottanta!
La conversazione è proseguita su altri temi non meno pungenti. Ed eccoci allora alle prese con un interrogativo che ancora anni fa affrontavo nelle frasche e nei locali friulani: "Perchè anche in Friuli, una regione, lontana dall'Italia delle grandi industrie e del potere, c'è una così massiccia immigrazione?" Ho appena scritto che una volta si parlava di immigrazione di fronte ad un bicchiere di vino o ad un caffè in qualche locale di Udine o del cividalese. Ora non è più nemmeno consigliabile discuterne al bar. A parte il fatto che una buona percentuale delle persone che ti servono il caffè hanno nomi per lo più impronunciabili ed origini aliene , appena entri un un locale, che sia il Bar dello Sport o l'Irish Pub, ti senti come Luke Skywalker quando arriva a Mos Eisley, il porto spaziale del suo pianeta Tatooine: decine di idiomi diversi si sovrappongono e tu sei proiettato dentro un tunnel linguistico in cui stenti a trovare l'uscita. E se sei un tipo che viaggia spesso fuori dall'Europa, come Fosca, potresti trovarti disorientato e pensare per un attimo, per una frazione di secondo, di non essere mai partito o di non essere mai arrivato e magari di esserti smarrito in un incubo, ergo in un agghiacciante, mostruoso, "sinistro" sogno multiculturalista.
Ma la domanda resta: perché? Non credo vi sia una risposta assoluta a questo interrogativo; certo io posso offrire la mia opinione di "italiano all'estero" e la mia convinzione è che l'Italia stia semplicemente seguendo un trend imposto dall'Europa, che lentamente ma ineluttabilmente sta portando l'italiano medio al rincoglionimento (altrimenti detto "Perdita delle Palle").
In uno scatto d'orgoglio latino, mi rendo conto che è riduttivo attribuire ad altri l'intero merito del rimbambimento del Bel Paese. Senza dubbio noi ci abbiamo messo del nostro e ciò grazie ad una antica e naturale predisposizione italica a prenderlo nel sedere.

Monday, January 23, 2012

E' importante non dimenticare chi sono i Talebani.

Qui sopra potrete guardare  un video che mostra la vita quotidiana dei Taliban in Afghanistan prima dell'invasione voluta dal Presidente Bush. Non è  troppo spaventoso, ma se avete lo stomaco forte e siete pronti a qualcosa di più "splatter",  è sufficiente digitare la frase "taliban execution" ad esempio in Youtube, per vedere apparire una crestomazia dell'orrore made in Afghanistan e Pakistan. 
Purtroppo è certo che le testimonianze delle nefandezze talebane non verranno  guardate da quelli che ne avrebbero più bisogno. In questa categoria rientra quella moltitudine  che continua  a credere alla storiella dei poveri  montanari costretti dai cattivi  americani a difendere la propria libertà ed il proprio Paese,  ma anche quelle persone che in Italia, in Europa ed in America sono convinte  che con i talebani si possa trattare (ridicolo).
Tutti questi e ahimè molti altri si sono scandalizzati guardando il video di alcuni marines che urinano sulle  carcasse dei talebani uccisi. Pure su alcuni giornali italiani  il video ha ispirato commenti penosi riguardo "l'assenza di umanità degli americani". 
Che tristezza!

Se i talebani fossero dei combattenti come tutti gli altri, sarebbe certamente uno "schock" guardare lo sfregio compiuto dai nostri soldati. Tuttavia, parafrasando il motto di un ingenuo ragazzotto annichilito dai suoi stessi compagnucci islamici, i talebani "non sono umani". 
Non c'è umanità in chi tortura e sgozza i prigionieri civili e militari.
Non c'è umanità in chi impicca gli omosessuali e nel contempo abusa di piccoli schiavi.
Non c'è umanità in chi attacca le scuole dove studiano bambine e giovani ragazze e le avvelena, le sfregia, le uccide.
Non c'è umanità in chi lapida le donne colpevoli di adulterio (vero o presunto), ed in alcuni casi condanna alla stessa sorte anche le vedove o le fanciulle che hanno subito violenza.
Non c'è umanità in chi mùtila o ammazza dei poveri cristi colpevoli di utilizzare delle suonerie "occidentali" nei loro telefonini.
Non c'è umanità in chi non ci pensa due volte a caricare di esplosivo bimbi, donne e disabili per poi farli esplodere ai check-points.
Ed infine c'è solo barbarie in chi vuole riportare il mondo al medioevo islamico.

Ogni persona di buon senso (musulmani, afghani e pakistani compresi) non può non sperare in un completo annientamento di questa feccia del mondo.

I talebani uccidono gli stranieri, lo fanno da sempre, pertanto non ritengo che l'ultimo barbaro assassinio di quattro francesi in Afghanistan sia dovuto ad un atto di ritorsione per il video americano.  E  non credo affatto che i talebani si sono sentiti oltraggiati nel guardare i loro camerati irrorati dall'urina occidentale. E ciò sinceramente mi dispiace.

Saturday, January 14, 2012

Gaza - Gaza Strip. Indoctrination of Kids
Motivating children to hate the West - seeking shadada (martyridom)



Finland - Europa. Indoctrination of Kids
Motivating children to love Islam- multiculturalism

Friday, January 13, 2012

Ali Abu Al-Hasan: "In qualche decennio l'Europa diventerà uno stato Islamico" Ergo: siamo in GUERRA.



Alcuni tra i miei conoscenti credono che io abbia una forte avversione per i popoli di religione islamica. Non è esattamente così. A mio favore posso giurare che in alcuni Paesi non europei ho ancora degli ottimi amici musulmani... e delle dolcissime amiche.
Di fatto io ho una forte avversione per quei maomettani che grazie a sciagurate politiche migratorie, arrivano nella nostra Cristiana Europa con l'intento di perpetuare le loro insane e barbare tradizioni religiose.
Oddio, se fosse solo questo, si potrebbe trovare una soluzione non troppo dolorosa.
Tuttavia non è soltanto questo: buona parte dei maomettani che arrivano nelle nostre città aspirano ad una Europa governata dalla Shar'ia e, come detto già troppe volte, lungi dall'integrarsi con l'Occidente, pretendono di integrare l'Occidente nell'Islam.
Adesso non prendetemi per folle, ma io, da antico soldato, riesco a comprenderli: siamo in guerra, e loro, da bravi combattenti, cercano di invadere il nostro territorio con l'intento di occuparlo e dominarlo. Ciò che invece stento a comprendere, è l'aiuto che i maomettani ricevono dai tanti traditori della nostra Cristiana Europa. Ovviamente mi riferisco a quei politici, a quegli "intellettuali", insomma a quelle zecche dalle menti ottenebrate dal multiculturalismo che in Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi ecc ecc rappresentano la quinta colonna dell'Islam.
In guerra i traditori hanno sorte peggiore dei combattenti in caso di cattura.
E' probabile che le zecche che perseverano nell'intento di trasformare l'Europa in EURABIA, non ne siano coscienti.