Venti di Guerra 2
Che cosa è accaduto nel Caucaso?
I rapporti tra Ossetia del del Sud e Georgia sono tesi da sempre, almeno dal primo referendum per l'indipendenza del 1992, che portò ad una guerra con 2000 vittime.
In seguito accadde ben poco fino al 2004 quando vi furono nuovi combattimenti con molti morti e feriti
Nel settembre del 2006, dopo circa due anni di pace, gli osseti abbatterono l'elicottero che trasportava il Ministro della Difesa ed il Capo di Stato Maggiore della Georgia.
Non ci furono vittime, ma alcuni giorni dopo la risposta della Georgia fu l'attacco ad alcune pattuglie ribelli. Tre osseti ed un soldato georgiano restarono uccisi. Due mesi dopo il governo secessionista dell'Ossetia del sud ottenne una larga maggioranza al secondo referendum per l'indipendenza. Tuttavia, come nel 1992, l'Unione Europea si rifiutò di riconoscere il piccolo stato (poco meno di 100.000 abitanti).
Dal 2006 al luglio del 2008 non vi furono che alcune sporadiche scaramucce tra i due paesi.
Nello scorso mese di luglio l'Ossetia intensifica le operazioni di disturbo sul confine. Alcuni aerei russi partono dal territorio osseto e sorvolano ripetutamente lo spazio aereo georgiano. Da postazioni dei separatisti vengono lanciati a più riprese dei missili contro la Georgia. Mikheil Saakashvili, il presidente georgiano denuncia la violazione del "cessate il fuoco" da parte dell'Ossetia. Iniziano i primi combattimenti nelle zone di confine.
E' il 1 agosto.
Dopo sei giorni la Georgia tenterà l'invasione dell'Ossetia del Sud, finendo direttamente nella trappola russa.
Posto la traduzione di un articolo apparso su "РОССИЯ.3" il sito dell'Unione della Gioventù Eurasiatista (o Eurasista). Riguarda il congresso che si è svolto, guarda il caso, proprio nell'Ossetia del Sud, poche settimane prima dell'inizio della nuova ondata di provocazioni ossete che hanno portato al fallito tentativo di invasione.
Il 30 giugno scorso si è tenuto in Ossetia del sud, nella città di Tskhinval, il III Congresso dell’Unione della Gioventù Eurasiatista.Nella foto, il Presidente del governo separatista dell'Ossetia del Sud, Eduard Kokoity e Alexandar Dugin
Hanno partecipato alcune centinaia di giovani eurasiatisti provenienti dalla Russia, dall’Ucraina, dal Kazachistan, dalla Turchia, dalla Francia, dall’Italia, e dalla Serbia. Tra i più importanti relatori del convegno dobbiamo ricordare il filosofo politico Alexandar Dugin , il presidente dell’Ossetia del Sud Eduard Kokoity e Pavel Zarifullin, il leader dell’Unione della Gioventù Eurasiatica.
Punti salienti dell’incontro:
• Non si riconosce il catastrofico crollo dell’Unione Sovietica verificatosi contro la volontà popolare espressa dal referendum del 1991;
• Si prende atto che vi sono cambiamenti positivi in Russia dopo l’elezione del Presidente Dmtri Medvedev che assieme a Putin si è opposto all’aggressiva espansione della Nato verso Est;
• Si deve accettare l’idea che la Russia è sotto minaccia di guerra da parte degli Stati Uniti che intendono far entrare nella Nato l’Ucraina, la Georgia e l’Arzeibagian.
• Vi è un fronte nemico interno alla Russia finanziato da speciali servizi occidentali. Questa rete di guerra sta cercando di sabotare la riforma patriottica di Putin/ Medvedev (si fanno alcuni nomi: Trenin, Belkowsy, la Fondazione Soros, L’Istituto di strategia Nazionale, ecc.)
• Si annuncia la mobilitazione contro “lo spietato e pericoloso nemico”. Ed il nemico interno deve essere schiacciato;
• Si prende atto che la parte più importante del paese è il Caucaso. Per questo motivo i servizi occidentali stanno tentando di staccare la Russia dal Caucaso. Loro hanno finanziato la ribellione in Cecenia e sono responsabili del sangue di Beslan. E nel caso di avvio di nuovi conflitti provocati dai burattini degli Stati Uniti (Georgia e Azerbaigian), ci saranno migliaia di volontari armati che raggiungeranno l’Ossetia meridionale, L’Abkhatia e il Lezgistan.
• Si prende atto che in Ucraina potrebbe presto scoppiare una guerra civile tra i ribelli del Sud-est che hanno in odio il regime Yushchenko-Tymoshenko . A questo proposito l’intervento della Nato che vuole assorbire il Paese, scatenerà una rivoluzione del popolo.
• Per contrastare le azioni di controllo da parte dei servizi segreti ucraini e georgiani si crea una organizzazione di intelligence da affiancare agli apparati dell’ l’Ossetia meridionale e dell’Abkhatia.
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