Wednesday, September 23, 2009

Abbandonare l'Afghanistan è una follia Possibili scenari.



Prendo lo spunto da un commento di Elly al post qui sotto, per postare alcune considerazioni sull'eventuale ritiro dei nostri soldati.
Ovviamente già il titolo non nasconde quale sia il Fosca- pensiero riguardo all'abbandono di quel Paese.


Per chi vorrebbe il ritorno dei soldati dall’Afghanistan, anche perché potrebbero risultare utili in patria per contrastare il terrorismo fondamentalista, si potrebbe ribattere che sono centinaia i musulmani “europei”, “americani”, australiani che partono dalle loro terre di “adozione” per raggiungere l’Afghanistan e per combattere contro le forze della coalizione. Questo non tanto perché i maomettani sono attaccabrighe di professione, quanto perché loro hanno ben capito, a differenza di molti di noi, l’importanza di combattere quella guerra.

Le analisi semplicistiche (o furbe) vorrebbero farci credere che siamo in Afghanistan solamente per togliere il Burka alle donne o, peggio, per controllare un territorio che potrebbe fungere da importante punto di transito del petrolio proveniente ad esempio da alcune repubbliche ex sovietiche.
In verità, stentiamo a comprendere ciò che i musulmani sanno molto bene: combattere in quel Paese significa difendere la nostra civiltà.

L’Unione Sovietica, è letteralmente crollata poco tempo dopo il ritiro dall'Afghanistan.
Ebbene, i fondamentalisti sono fermamente convinti che la fine dell’Unione Sovietica e del comunismo sia da attribuire all’intervento divino che ha voluto così colpire chi voleva portare l’ateismo nei loro territori.

Adesso mettiamo che per ipotesi le forze della nato decidessero di mollare l’Afghanistan per un motivo squisitamente occidentale e quanto mai plausibile: l’elevato costo dell’operazione (in denaro, non in vite umane) che alla fine non viene compensato da risultati eclatanti.
Quale pensate sarebbe la reazione dei fondamentalisti (di tutto il mondo)? Ve lo dico io.

“L’Occidente si è arreso all’Islam, semplicemente perché è impossibile vincere contro il popolo prediletto da Allah ”. E se non può vincere, può essere vinto.
E conquistato.
Di più, dal momento che per i maomettani chi si arrende non è certo degno dell’onore delle armi, ma è un perdente, il “Guai ai Vinti” diventerebbe il nuovo motto del fondamentalismo islamico e la “Riconquista” inizierebbe il giorno dopo il ritiro delle truppe.

Con molta probabilità, il terrorismo si propagherebbe in tutto il mondo occidentale, mentre da subito, i governi dei Paesi vicini come il Pakistan potrebbero capitolare e finire sotto il controllo dei fondamentalisti (con le terribili conseguenze che possiamo ben immaginare).
Mentre il Medio Oriente verrebbe attraversato da un ondata di fanatismo religioso, le violente insurrezioni degli immigrati maomettani bloccherebbero le capitali europee, inoltre si replicherebbe decine di volte “L’11 settembre”, nella diabolica e quanto mai errata convinzione che l’Occidente, pur di evitarsi ulteriori sofferenze, offrisse la sua resa, lasciandosi conquistare docilmente.
Personalmente a questa ultima ipotesi non credo, la “riconquista dolce” che si sta attuando in questo momento in Europa, a mio avviso, ha maggiori probabilità di successo.
Tuttavia, sono fermamente convinto che una eventuale decisione di abbandonare la guerra contro i talebani, che in definitiva è una guerra contro il fondamentalismo islamico che minaccia le nostre libertà , porterebbe agli scenari descritti e ad un periodo di rovine e disastri per l’umanità.

E allora mi chiedo: perché rischiare? Invece, tutte le forze della coalizione dovrebbero impegnarsi maggiormente in Afghanistan, abbandonando peraltro quel pudore che colpisce noi occidentali (non certo loro) quando rimangono uccisi anche degli innocenti . E basta con i piagnistei quando muoiono i nostri soldati. In fondo sono veramente pochi, rispetto ai tanti maomettani che ogni giorno, per fortuna, cadono sotto il fuoco delle nostre armi.

I nostri avi hanno combattuto affinché noi vivessimo in un mondo libero, noi abbiamo la responsabilità di conservare le libertà che ci sono state affidate. Per questo non dobbiamo tirarci indietro e, non mi stanco di ripeterlo, dobbiamo combattere con più forza e determinazione, affinché la nostra vittoria sia bruciante per le bestie maomettane.
Più umiliante sarà la loro sconfitta, maggiore sarà il periodo di pace di cui potremo godere.

E chi non è d'accordo, si fotta.

1 comment:

Anonymous said...

Che disdetta anche il partito di Geert Wilders ha votato per il ritiro. L'Europa ha un istinto suicida?