Tuesday, May 19, 2009

Le studentesse avvelenate dai talebani



Per la terza volta nel giro di poche settimane, un gruppo di alunne di una scuola afgana è rimasto intossicato da uno strano gas dall’odore d’insetticida. L’aggressione è accaduta nella scuola elementare di Qazaag, nella provincia di Kapisa, a nord di Kabul: novanta ragazzine sono state ricoverate insieme a tre maestre e due agenti di sicurezza. Questo attacco chimico contro delle studentesse riporta l’Afghanistan al terrore degli anni del regime talebano, dal 1996 al 2001, quando era vietata l’istruzione femminile secondo un’interpretazione radicale del Corano.

«C'era un terribile odore in classe, l'insegnante ci ha detto di uscire ma non ci siamo riuscite, non potevamo camminare, ci sentivamo davvero male. Quando ho riaperto gli occhi ero in ospedale», ha raccontato Leda, 12 anni, una delle piccole alunne intossicate. «Sono così triste, che cosa c'è che non va nella mia scuola? Voglio studiare». «Non credevamo potesse accadere nella nostra scuola. Al momento, abbiamo davvero paura di continuare a frequentare, a imparare», spiega Aara Gul, 15 anni, in attesa di essere medicata. «Non pensiamo siano stati i talebani - ha detto il responsabile della sicurezza del distretto, Sha Agha - ma quelli che collaborano con loro e li sostengono». Le autorità hanno annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza, compreso il pattugliamento delle scuole femminili. I sintomi avvertiti dalle alunne sono stati vomito, capogiro, gli stessi presentati in due altre scuole femminili nella città di Charikar, lunedì scorso e ancora prima il 26 aprile.

L’episodio di questo strano intossicamento è stato confermato dal portavoce del ministero della Sanità Ahmad Farid Rahed, aggiungendo che è in corso un’indagine. Campioni del sangue delle studentesse sono stati portati alla base americana di Bagram per rilevare la presenza di sostanze tossiche. Non vi è stata nessuna rivendicazione di responsabilità da parte di qualche gruppo.

I tre casi sono avvenuti in una zona dell'Afghanistan che non è mai stata sottoposta al controllo dei talebani e ripiombano il Paese in quel clima e soprattutto in quelle terribili leggi del passato. «Sono sicura che si tratti di una mossa per impedire l’istruzione delle ragazze», ha confessato Noor Jahan, una studentessa di 14 anni della scuola femminile di Jalili, «ma spero caldamente che i genitori non si lascino scoraggiare da questa azione brutale e continuino a mandare le loro figlie a scuola».

Non è facile però avere quel coraggio. L'anno scorso, ad esempio, alcune studentesse della città meridionale di Kandahar furono sfregiate in volto con l'acido da estremisti che volevano punirle perché andavano a scuola. Per fortuna le autorità afgane diedero un bel segnale alla popolazione arrestando dopo poco i dieci uomini responsabili.

da Liberali per Israele

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