Tuesday, March 13, 2007

Apello per la liberazione

Ovviamente è un appello per gli ostaggi che non hanno la possibilità di essere ricordati dai campioni del calcio e per i quali nessuno organizza manifestazioni di piazza e raccolta di firme.
Insomma, gli ostaggi che non si chiamano Simona 1 e 2, Sgrena, o Mastrogiacomo.

Ma sì, stiamo parlando dei due sfigati tecnici dell'ENI, Cosma Russo e Francesco Arena, in mano ai Guerrieri del Mend dal 7 dicembre scorso.

Dal canto loro i rapitori, i Guerrieri del Mend intendo, non vorrei che se la legassero al dito, anche perché pare che il nostro governo non li prenda troppo sul serio. Difatti, sebbene alcuni giornali riportino dell'incontro del vice ministro degli esteri Franco Danieli con i rappresentanti del governo Nigeriano, gli stessi rapitori hanno affermato che questa visita non porterà a nulla, in quanto i Guerrieri del Mend non hanno alcun rapporto con l'attuale governo in carica e attendono le elezioni del prossimo aprile-maggio, quando, forse libereranno gli ostaggi.
E' rilevante che il nostro governo non abbia tentato uno straccio di trattativa con i veri protagonisti del sequestro, eppure sembra che i giornalisti non abbiano tante difficoltà a trovare i loro portavoce per intervistarli.
Probabilmente tutti i nostri agenti migliori, addestrati alla ricerca degli ostaggi e alla mediazione con i rapitori, sono in Iraq o in Afghanistan: qualcuno occupato dalle trattative con i talebani che hanno rapito Mastrogiacomo; qualcun altro nell’attesa che qualche nuovo "inviato d'assalto" cada nella rete dei terroristi. Insomma si portano avanti con il lavoro.
E i Guerrieri del Mend?
Degli sfigati, come i loro ostaggi.

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